Semplificare la vita agli utenti: la “missione� degli UX designer
Creare prodotti e soluzioni digitali sempre più semplici e intuitivi: una sfida affascinante, come ci racconta Melissa, User Experience Designer del Volkswagen Digital:Lab di Berlino.
Gli UX designer, ovvero gli esperti di progettazione dell’esperienza utente, sono ampiamente coinvolti nei processi di sviluppo dei nuovi prodotti. Uno dei centri di competenza del Gruppo Volkswagen in questo campo è il Digital:Lab di Berlino. Proprio qui prendono forma le soluzioni che ridefiniranno l'esperienza di mobilità nel futuro, contribuendo a rendere il Gruppo Volkswagen un player di riferimento per quanto riguarda i servizi di smart mobility. Un esempio pratico è la app We Deliver, che consente di utilizzare l’auto come punto di consegna per la spedizione di un pacco.
Al Digital:Lab l'ambiente di lavoro è internazionale. Attualmente si contano 70 specialisti – presto saranno 120 – provenienti da 16 Paesi diversi. La lingua ufficiale è l'inglese, mentre i team sono composti in modo omogeneo da sviluppatori software, product manager e ovviamente UX designer. Melissa Zee è arrivata qui da Singapore un anno fa e si occupa di sviluppare l'esperienza che gli utenti vivranno utilizzando i vari prodotti.
Analizzare i bisogni degli utenti
Gli aspetti più importanti, per chi progetta la User Experience, sono conoscere le necessità degli utenti e rendere i prodotti semplici da utilizzare e piacevoli. “Devono essere intuitivi” spiega Melissa Zee. “Chi li usa non dovrebbe domandarsi come funzionano”. È importante cambiare prospettiva: “In passato il focus era sul prodotto in sé, sulla soluzione tecnica; oggi invece ci chiediamo in che modo semplificare la vita ai clienti”.
Per riuscirci, i prodotti o le loro singole funzioni vengono scomposti in più livelli, analizzando le ricerche svolte tra gli utenti e creando prototipi. Si fanno anche test, per evitare di ragionare per ipotesi ed escludere le idee che si rivelano sbagliate, e si modellano elementi visivi che rendano il prodotto più “umano”. Al Digital:Lab si utilizza il metodo del pair programming: Melissa lavora in coppia con una collega, scambiandosi idee e domande come: “Dove dovrebbe stare questo pulsante? Per cosa può utilizzarlo l'utente? Lo troverebbe logico? Si usa facilmente? Risolve il problema?”. E per scoprire se la soluzione trovata è efficace, il modo migliore è uscire e parlare con le persone. È vero che Melissa passa la maggior parte del suo tempo davanti al computer, ma lei e il suo team vanno spesso in posti diversi per avere un riscontro sulle loro idee e per testare i prototipi. Perché il contatto diretto con gli utenti è fondamentale.
Ogni dettaglio è importante
Uno dei progetti più coinvolgenti è l’Identity Kit, uno strumento che consente all’utente di accedere a tutti i servizi digitali del Gruppo Volkswagen utilizzando un unico account. Una sorta di impronta digitale, in grado di garantire il pieno controllo dei dati personali e l’accesso a tutte le soluzioni dell'ecosistema digitale Volkswagen. La procedura di login deve essere intuitiva e rapida, e soprattutto filare liscia. Oltre alla classica password ci sono altre opzioni d’accesso, come un QR code o il numero di telefono. Con il prototipo dell'app sul suo smartphone, le basta un tocco. Ogni piccolo dettaglio è fondamentale, perché ciò che sembra semplice e immediato è in realtà il frutto di interazioni multiple. La migliore User Experience è quella che passa inosservata.
Fonte: TOGETHER.net – Volkswagen AG