Se Volkswagen Group Italia è un’affermata realtà commerciale, Consociata italiana del Gruppo Volkswagen (e distributore degli autoveicoli Volkswagen, Volkswagen Veicoli Commerciali, Škoda, SEAT, CUPRA e Audi) buona parte del merito è di Gerhard Richard Gumpert, fondatore e primo presidente della Società, che nacque con il nome “Autogerma S.p.A.”. Giunto in Italia nel 1940 come segretario di legazione dell’Ambasciata di Germania, si innamorò a tal punto del nostro Paese e della sua gente, da prodigarsi prima in favore delle popolazioni colpite dalla guerra, e poi da iniziarvi un’attività commerciale.

 

Dal 1954 al 1963

Già nel 1951 Gumpert importò le prime Volkswagen e nel 1954, ratificato il contratto come importatore generale di autoveicoli Volkswagen in Italia, fondò Autogerma a Bologna. Obiettivo: vendere il Maggiolino, unico modello allora prodotto dalla Casa di Wolfsburg.

Profondamente convinto che più della vendita contasse soprattutto l’assistenza, Gumpert costruì una Rete commerciale e di post vendita strutturata, scegliendo personalmente – uno per uno – i primi Concessionari.

La prima sede di Autogerma si trovava in un piccolo edificio di via Piave e includeva un magazzino ricambi, uno spazio espositivo e gli uffici. In quel momento, la Rete contava 46 punti vendita che coprivano tutto il territorio; fin dall’inizio, i meccanici erano formati in maniera specifica direttamente a Wolfsburg.

Nel 1956 Autogerma si trasferì in via Marzabotto, sempre a Bologna. La nuova sede vantava un magazzino ricambi di 6.000 mq, un'ampia area espositiva e aule e officine necessarie per la formazione.
 

Dal 1964 al 1973

A metà degli Anni ‘60 due eventi contribuirono significativamente alla crescita di Autogerma: la realizzazione, nel 1965, del magazzino centrale di ricambi a Verona e, nel 1966, la ratifica del contratto come importatore generale di autoveicoli Audi NSU in Italia.

Lo sviluppo dell’azienda si rifletteva anche nel numero dei collaboratori (dai 26 iniziali ai 124 del 1964) e dei centri Volkswagen, che nel 1964 erano arrivati a 702 tra Concessionarie, Officine e Punti di Soccorso.

Il 16 giugno 1964 una curiosa impresa conquistò le copertine delle riviste specializzate e le pagine dei quotidiani: Bent-Axel Schlesinger e Franz Kuen attraversarono lo stretto di Messina al volante di un Maggiolino di serie, modificato e reso anfibio per permetterne la propulsione in acqua.

Gli anni seguenti videro l’azienda crescere costantemente e prepararsi per il passo successivo: nel 1973 Autogerma divenne una Società per Azioni.
 

Dal 1974 al 1983

Nel 1974 la sede di Autogerma fu trasferita da Bologna a Verona. I reparti amministrativi erano ospitati in un moderno edificio di 6 piani costruito accanto al già esistente magazzino ricambi, per 2.700 mq complessivi destinati a uffici, aree di rappresentanza e servizi.

Contestualmente, le Reti commerciali Volkswagen e Audi furono unificate.

Il 1974 fu un anno importante anche per il lancio della Golf, modello progettato da Giorgetto Giugiaro che avrebbe scritto pagine significative per la storia della marca Volkswagen.

Gli anni ’70 videro l’azienda consolidare la propria posizione. Nel 1976, sulle strade della Penisola circolavano oltre 600mila autoveicoli del Gruppo Volkswagen e nel 1977 si celebrò un traguardo prestigioso: il 250millesimo Maggiolino importato in Italia.

Nei primi anni ‘80 i dati di vendita di Autogerma raggiunsero livelli record – nel 1981, in particolare, si superarono le 100.000 Volkswagen e Audi vendute in un anno, con una quota di mercato del 7,3%.
 

Dal 1984 al 1993

Il 1985 fu un altro anno importante per Autogerma: l’azienda divenne società consociata al 100% di Volkswagen AG e fu ampliato il magazzino ricambi, aggiungendo 8.800 mq coperti alla superficie già disponibile (17.250 mq). Sempre nel 1985, il circolante Volkswagen ed Audi in Italia raggiunse un ulteriore dato record: 1,5 milioni di autoveicoli.

Negli anni successivi, grazie anche al nuovo assetto societario e a strutture all’avanguardia, l’azienda visse un periodo di grande sviluppo. Già nel 1986 furono consegnati oltre 200.000 autoveicoli in Italia, con una quota di mercato del 8,8%, e Autogerma fu riconosciuta come “importatore dell’anno”.

Nel 1990, con 241.718 autoveicoli venduti, l’azienda conquistò per la prima volta una quota di mercato superiore al 10%; l’anno successivo le vendite Volkswagen e Audi salirono a oltre 250.000 unità, mentre nel 1992 furono immatricolati più di 300.000 veicoli, con una quota di mercato pari al 12,3%.
 

Dal 1994 e 2003

Il 1994 fu un ulteriore anno importante per Autogerma, per due motivi: il trasloco nella nuova sede – quella attuale – con un Centro Distribuzione Ricambi di 52.000 metri quadrati, e l’incorporazione di Škoda Italia e SEAT Italia.

Più di recente, gli anni 2000 hanno visto l’azienda consolidare la propria posizione, con numeri importanti e un trend positivo.
 

Dal 2004 al 2014

Tra le milestones c’è il passaggio a una nuova denominazione: dal 1° gennaio 2007 Autogerma è diventata Volkswagen Group Italia. Una scelta legata alla dimensione internazionale dell’azienda, protagonista nel panorama automobilistico italiano e riconosciuta come realtà importante all’interno del Gruppo Volkswagen.

Due anni più tardi, nel 2009, è stato inaugurato il Centro Distribuzione Ricambi di Anagni (Frosinone): una struttura di 18.700 m², che oltre all’area dedicata allo stoccaggio e alla movimentazione del materiale include un centro di formazione di altissimo livello. Un tassello significativo per coprire in maniera ancora più efficiente il territorio nazionale.
 

Dal 2015 a oggi

È iniziata anche la trasformazione della mobilità: non solo uno switch tecnologico dal motore a combustione all’elettrico, ma anche una nuova concezione di mobilità, con nuove formule, nuovi servizi, nuovi prodotti.

E sempre in ambito trasformazione, Volkswagen Group Italia ha voluto rinnovarsi anche nell’aspetto.

Nel 2020 ha iniziato un processo di ristrutturazione, conclusosi dopo poco più di due anni. L’edificio ora vanta sistemi e impianti ad altissima efficienza, uffici adatti alle modalità di lavoro smart e un impianto fotovoltaico per supportare la ricarica delle vetture elettriche sia del proprio parco sia per i collaboratori. Il profondo intervento sulla sede ha drasticamente ridotto l’impatto ambientale del palazzo che ospita gli uffici, concorrendo in modo significativo al raggiungimento degli obiettivi posti dalla mission ambientale di Volkswagen Group Italia: rispetto al 2019, tagliare del 30% le emissioni di CO₂ derivanti dalle attività aziendali e diminuire del 20% il fabbisogno energetico della sede entro il 2025.