Audi Next Generation: le idee dei giovani per una produzione più sostenibile
Implementare cicli chiusi dei materiali, specialmente nella produzione delle batterie per i veicoli elettrici, per contribuire alla decarbonizzazione: le idee per la sostenibilità Audi nascono anche dai dialoghi “Next Generation".
Per rendere la produzione sempre più sostenibile è indispensabile l’implementazione di cicli chiusi per i materiali, che permettono di risparmiare risorse.
In questo campo Audi si affida anche alle idee innovative dei giovani stakeholder che si riuniscono regolarmente nella serie di dialoghi "Next Generation", scambiandosi opinioni su molti temi che riguardano la sostenibilità. Da questi incontri scaturiscono idee strategiche per il futuro di Audi.
Scambiare le idee
Dal 2020 "Next Generation" promuove il continuo scambio di idee tra Audi e i giovani su temi strategici nelle aree ESG (environmental, social, governance), sostenibilità e responsabilità sociale d'impresa. I partecipanti sono apprendisti, stagisti e tirocinanti di tutti i marchi del Gruppo Volkswagen oppure ambasciatori di One Young World della Audi Environmental Foundation.
Le idee che scaturiscono da questi dialoghi sono spunti che vengono poi condivisi con i dipartimenti competenti: non sono soluzioni ‘chiavi in mano’, ma idee da cui partire per creare strategie lungimiranti e innovative focalizzate sui risultati.
Globale e locale
“L'obiettivo di Audi 'Next Generation' è dialogare con giovani motivati dentro e fuori l'azienda, sviluppare idee innovative, scoprire il potenziale di miglioramento e mettere in discussione i modi di pensare esistenti. Vorremmo che le persone che si occupano attivamente della sostenibilità nei luoghi in cui vivono possano dare il loro contributo. Le conversazioni che nascono in questo modo sono quelle che restano vive più a lungo, anche al di fuori dei workshop. Questo è l'unico modo per plasmare un futuro migliore, sia a livello globale che locale” spiega Roxana Codita, referente per Strategia aziendale e tematiche ESG di Audi.
Il futuro delle batterie
“Come creare un ciclo chiuso per le batterie?” è stata la domanda a cui hanno cercato di rispondere due workshop virtuali che si sono tenuti all'interno dei dialoghi "Next Generation". Quaranta giovani collaboratori di diversi marchi e sedi del Gruppo Volkswagen si sono confrontati sul tema “Le batterie come fonte di risorse: come possiamo chiudere il cerchio?”.
Lo scambio tra gli ambasciatori di One Young World (OYW) e i tirocinanti del Gruppo tedesco è stato intenso, e ha avuto l’obiettivo di provare a sviluppare approcci innovativi su come rendere la produzione di batterie il più sostenibile possibile e di cercare di definire i requisiti necessari per creare un sistema di riciclo globale per chiudere il ciclo delle batterie a lungo termine.
Cicli chiusi lungo la catena del valore
I cicli chiusi possono essere implementati in diversi punti della catena del valore automotive: dalla progettazione alla fornitura, dalla produzione al marketing, fino al riutilizzo e al riciclo. Del resto, per sfruttare al massimo il potenziale dell'economia circolare, è necessario esaminare e ripensare tutta la catena del valore dell'industria automobilistica.
I cicli chiusi dei materiali sono fondamentali per la mobilità elettrica, soprattutto nella produzione di batterie, perché permettono di riciclare gli accumulatori e di riutilizzare materie prime preziose. Audi fa parte della Global Battery Alliance, per contribuire attivamente alla creazione di una catena del valore sostenibile per le batterie anche al di fuori del proprio Gruppo.
Effetti positivi dei cicli chiusi
Gli effetti positivi di un'economia circolare locale e autonoma sono potenzialmente enormi. L'utilizzo costante di energie rinnovabili lungo l’intera catena del valore e lo sviluppo di processi di riciclo innovativi per le batterie sono leve importanti per l’ulteriore riduzione della carbon footprint. Le sfide più grandi che pone il futuro non riguardano solo i cambiamenti climatici o la disponibilità limitata delle materie prime, ma anche la dipendenza da filiere complesse e l'etica delle catene di fornitura.
L'economia circolare è quindi fondamentale dal punto di vista strategico, per diversi motivi. Uno di questi è la priorità attribuita dagli investitori dei mercati finanziari al cambiamento climatico e alla scarsità di risorse. L'economia circolare ha inoltre un grande potenziale sia in termini di profitto che di decarbonizzazione, stimola la concorrenza e consente di incrementare la resilienza di un’azienda, riducendo al contempo la dipendenza da catene di fornitura molto complesse - un aspetto che emerge chiaramente nei momenti di crisi.
Il riciclo secondo Audi
Ridurre, riutilizzare, riciclare, ripensare: un ciclo economico autonomo è una delle chiavi per produrre batterie in modo efficiente, preservando le risorse e accelerando la decarbonizzazione della mobilità. Ma è indispensabile anche sviluppare un approccio olistico per il riutilizzo delle batterie stesse e per il recupero mirato delle materie prime. E proprio questi sono stati gli argomenti al centro degli scambi tra i partecipanti ai due workshop ‘Next Generation’, grazie a cui sono state raccolte molte idee da approfondire e implementare.
“Il workshop mi è piaciuto molto, ed è stata una grande opportunità per scambiare conoscenze, esperienze e nuove idee con gli altri partecipanti" racconta Lyubov Artemenko, Ambasciatore di One Young World nel 2019 e co-fondatore di GO TO-U, piattaforma digitale dedicata alla ricarica dei veicoli elettrici. “Ho partecipato nel team dell'Est Europa e ci siamo concentrati sulle grandi opportunità economiche derivanti dal riutilizzo delle batterie agli ioni di litio, in particolare per l'uso stazionario. Abbiamo anche parlato di un approccio coerente per l'intero Gruppo Volkswagen, con cui creare circuiti chiusi per il riciclo".
Le sfide organizzative
“Audi Next Generation è nato nel 2020, in piena pandemia, nel Dipartimento Corporate Responsibility nell'ambito della gestione degli stakeholder, grazie a un team di tirocinanti dell'Audi Graduate Program. Da allora tutto si è svolto in forma digitale. È stata un'esperienza nuova per tutti, ma molto istruttiva. Il fatto che partecipino persone da ogni parte del mondo ci permette di avere una visione autentica delle problematiche locali, ma rende anche complesse la pianificazione e l'attuazione a causa dei diversi fusi orari” raccontano Laura Menkhaus e Katja Kapfer dell'Audi Global Graduate Program e partecipanti al team di progetto "Next Generation".
“La nostra maggiore aspirazione è dare voce ai giovani e indirizzare la strategia a lungo termine di Audi. Solo usando in modo efficiente le sinergie e il potenziale all'interno dell'azienda, contribuendo a rispondere alle domande e alle sfide di ogni dipartimento, si possono realizzare cambiamenti sostenibili” conclude Diana Rotter, dell'Audi Global Graduate Program e partecipante al Team di progetto.
Fonte: AUDI AG
VGI | U.O. Responsabile: VP | Data di creazione: data dell’articolo | Classe 9.1