Conservare il ricordo, combattere l’odio
Il 27 gennaio in occasione della 73° Giornata della Memoria, che ricorda il giorno della liberazione di Auschwitz, il Congresso Ebraico Mondiale ha lanciato una campagna fotografica con l’hashtag #WeRemember. Nel 2017 l’iniziativa aveva raggiunto più di 250 milioni di persone. L’obiettivo è quello di mantenere vivo il ricordo dell’olocausto, commemorarne le vittime e far sentire la propria voce in modo forte contro il razzismo e l’antisemitismo.
Insieme alla International Auschwitz Committee (IAK), gli apprendisti Volkswagen hanno ricordato le vittime del Nazionalsocialismo durante una cerimonia commemorativa. L’anno scorso, i giovani impiegati a Wolfsburg e Hannover hanno contribuito alla conservazione e manutenzione del monumento in memoria delle vittime dell’olocausto vicino a Oświęcim, in Polonia. Quest’anno, in occasione di eventi a Berlino, Monaco e Wolfsburg, i ragazzi e le ragazze condividono le storie di sofferenza, uccisioni e sopravvivenza raccontate da chi ha vissuto in prima persona gli orrori dei campi di sterminio nazisti ad Auschwitz-Birkenau.
Patrica Harms, una tirocinante presso Volkswagen a Wolfsburg, è intervenuta durante l’inaugurazione della mostra “Auschwitz - ein deutlicher Spur” (Auschwitz - un chiaro segno) a Berlino. La ventenne ha condiviso con il pubblico le esperienze che ha fatto lavorandovi:
“Auschwitz è un luogo dove ho imparato a vedere la vita in modo nuovo. Dall’estate scorsa le cose che davo per scontato – la mia famiglia, la mia casa, cibo, scarpe, indumenti, la salute e la libertà – hanno assunto un significato totalmente nuovo”.
Con foto alte fino al soffitto, i sopravvissuti del campo, giovani visitatori, gli apprendisti Volkswagen tedeschi e gli studenti della scuola professionale di Bielsko-Bieła, in Polonia, raccontano gli incontri e le esperienze fatte ad Auschwitz e parlano delle proprie speranze, domande e aspettative. La mostra rimarrà aperta fino al 30 marzo durante il regolare orario di apertura del Memoriale alla Resistenza Tedesca, Stauffenbergstraße 13-14, a Berlino. L’entrata è gratuita.